L’organizzazione del territorio (spazi verdi, aree pedonali, piste ciclabili, palestre e altre strutture per lo sport) influisce in modo determinante sui livelli di attività fisica. Infatti, è importante sottolineare che la scelta di stili di vita attivi non può essere lasciata esclusivamente agli individui, ma deve diventare una responsabilità della collettività, perché solo una adeguata strutturazione del territorio (per quanto riguarda trasporti, sviluppo urbano, ambiente ecc.) e del tessuto sociale consente di aumentare i livelli di attività fisica praticati.
Le condizioni ambientali devono quindi essere pianificate ed, eventualmente, modificate in modo tale da facilitare l’integrazione dell’attività fisica nella vita di tutti i giorni, ad esempio promuovendo il cammino e la mobilità sostenibile o intervenendo sul contesto urbanistico. In questo senso le scelte di pianificazione territoriale sono strategiche nel determinare una modifica di comportamenti a livello individuale o collettivo nel senso dell’attività fisica o della sedentarietà. Inoltre l’intervento di promozione dell’attività fisica dovrebbe privilegiare le fasce di popolazione più deboli, che spesso usufruiscono meno della gamma completa dei servizi preventivi pur essendo maggiormente esposte al rischio di patologia.
Urbanistica, verde e salute
Dopo la prima pubblicazione dal titolo “Spazi per camminare. Camminare fa bene alla salute” (videopresentazione del manuale), dove si propongono idee e metodi per promuovere cambiamenti positivi dell’ambiente urbano, è uscita la seconda ricerca su urbanistica e salute dal titolo “Spazi verdi per vivere. Una risorsa per l’aumento del capitale sociale”. I principali temi trattati sono: una rassegna della letteratura scientifica sui rapporti tra verde e salute; le fonti di monitoraggio del verde urbano; le norme e gli standard sul verde in base alla attuale regolamentazione; i nuovi atteggiamenti nei confronti del verde: il verde come rete, l’utilizzo degli spazi urbani abbandonati, la progettazione dal basso; i processi di decisione partecipata per il verde; come dovrebbe essere progettato il verde (questa parte e la precedente sono più strettamente per i tecnici, architetti urbanisti tecnici della prevenzione e dei comuni); alcuni cenni su vegetazione e bioclima della nostra regione.
I determinanti ambientali dell’attività motoria
L’OMS identifica, come cruciali nella strategia di promozione del movimento nell’ambiente urbano, le seguenti azioni: